Best practices nello sviluppo software: il servizio di qualità DotEnv
Lo sviluppo software è una disciplina complessa che richiede estrema attenzione ai dettagli, organizzazione e un impegno costante per migliorare la qualità dei prodotti realizzati. Le migliori software house non si limitano a scrivere codice che funzioni, ma seguono pratiche ben definite per garantire che il software sia affidabile, manutenibile e scalabile nel lungo termine. In DotEnv, adottiamo un insieme di best practices che non solo migliorano la qualità del codice, ma anche la facilità di collaborazione del team e la capacità di evoluzione del progetto nel tempo. Vediamole insieme! 1. Codice commentato e facile da comprendere: sfatiamo alcuni miti Quando si parla di commentare il codice, il dibattito si accende facilmente. Alcuni sviluppatori considerano i commenti come un segno di debolezza nel design del codice, pensando che un codice ben scritto dovrebbe essere autoesplicativo. Altri, invece, vedono i commenti come uno strumento essenziale per rendere il lavoro più comprensibile e manutenibile nel tempo. Entrambe le posizioni hanno delle validità, ma è importante capire quando e come i commenti diventano veramente utili. L’idea che se si ha bisogno di commentare il codice, allora si sta scrivendo “brutto codice” si basa su un concetto chiave: il codice dovrebbe essere scritto in modo che chiunque possa leggerlo e capirlo senza bisogno di spiegazioni aggiuntive. Le funzioni dovrebbero essere corte e concise, con nomi di variabili e metodi che riflettano chiaramente il loro scopo. Questo è il cuore del codice autoesplicativo, che fa affidamento su una buona progettazione e sull’utilizzo di convenzioni di codifica coerenti ed è questo concetto che cerchiamo di adottare ogni giorno nel nostro lavoro. Il vero scopo dei commenti è documentare l’intenzione, non l’azione ed è per questo che un commento non dovrebbe mai spiegare cosa fa una funzione o una porzione di codice, ma piuttosto perché quel codice esiste in quel determinato modo. Spiegare l’intenzione dietro una particolare implementazione o la motivazione di scelte inusuali può fare la differenza tra un codice che sopravvive nel tempo e uno che viene frainteso o rimosso. 2. Formattazione consistente e ordinata del codice per uno sviluppo software ottimale La formattazione del codice è una pratica talvolta sottovalutata, ma essenziale per mantenere leggibilità e manutenibilità. Nello sviluppo dei nostri software, adottiamo convenzioni di stile standard per ogni linguaggio di programmazione utilizzato, assicurandoci che il codice sia formattato in maniera coerente, indipendentemente da chi lo scriva. Questo rende il codice più comprensibile e più facile da mantenere, sia all’interno del team, sia per eventuali contributori esterni. Buone pratiche di formattazione includono: Indentazione coerente, per rendere chiara la struttura gerarchica del codice. L’indentazione è lo spazio vuoto o la rientranza che si utilizza all’inizio di una riga di codice per evidenziare la struttura gerarchica o logica di un programma. Nomi di variabili e funzioni significativi, che descrivano il loro scopo o contenuto. Spaziature e separazioni logiche per facilitare la lettura. Utilizzo di strumenti di linting e formattatori automatici (come Prettier o ESLint) per mantenere uno stile uniforme in tutto il progetto. Un codice ben formattato è più facile da leggere, da comprendere e da modificare, il che riduce il rischio di errori e rende il processo di sviluppo più fluido. 3. Una struttura standardizzata dei progetti è importante Ogni progetto software ha la sua unicità, tuttavia seguire una struttura standardizzata facilita la comprensione, la collaborazione e la manutenibilità. In DotEnv, adottiamo una struttura di progetto ben definita, separando chiaramente i componenti e le funzionalità principali, in modo da rendere più semplice sia internamente sia esternamente, orientarsi nel progetto e capire nell’immediato dove trovare specifiche funzioni o moduli. Una buona struttura di progetto include: Una chiara separazione tra logica di business, interfaccia utente e gestione dei dati (ad esempio, seguendo l’architettura MVC o simili). Una directory ben organizzata per test, documentazione, configurazioni e script di build. Componenti modulari e autonomi, che possono essere sviluppati, testati e manutenuti indipendentemente. 4. Componenti atomici e testabilità: aspetti fondamentali Uno degli aspetti più importanti nello sviluppo software è la testabilità del codice. Nei nostri progetti, seguiamo il principio di sviluppare componenti atomici e autonomi: ogni componente del software ha una responsabilità ben definita e può essere testato in isolamento. Lo sviluppo di piccoli moduli facilita il testing puntuale e riduce il rischio di errori sistemici, rendendo il software più robusto. Tra i vantaggi dell’approccio atomico troviamo: Facilità di testing unitario, che permette di verificare il corretto funzionamento di ogni singola parte del sistema. Maggiore modularità, che consente di riutilizzare componenti in diversi contesti o progetti. Riduzione della complessità del codice, rendendolo più facile da manutenere e migliorare. 5. Versionamento e controllo delle dipendenze Un altro aspetto fondamentale che assicura la qualità del software è il versionamento, ossia gestire e tracciare le diverse versioni del codice sorgente di un progetto, e la gestione delle dipendenze, per garantire che il progetto funzioni sempre con le versioni corrette delle librerie utilizzate. In DotEnv, il team sviluppo utilizza sistemi di controllo di versione come Git per tracciare ogni modifica al codice. Questo garantisce che qualsiasi aggiornamento o modifica sia documentato, permettendo un facile rollback in caso di problemi. Inoltre, ci assicuriamo che le dipendenze del progetto siano ben definite e gestite tramite file di configurazione differenti in base al framework in uso. Queste azioni aiutano lo sviluppo per: Una facile gestione delle versioni del codice e delle dipendenze. Una maggiore stabilità del software, evitando problemi dovuti a aggiornamenti inaspettati di librerie esterne. Una migliore collaborazione tra team, che possono lavorare su diverse versioni del codice in parallelo. 6. L’importanza del testing automatizzato e dell’integrazione continua Il testing automatizzato è una parte centrale del nostro processo di sviluppo software. La capacità di testare rapidamente e frequentemente è cruciale per individuare e risolvere i problemi prima che questi raggiungano l’utente finale. In DotEnv, utilizziamo piattaforme di Continuous Integration/Continuous Deployment (CI/CD) per automatizzare i test e le build, assicurando che il codice sia continuamente verificato e rilasciato in modo sicuro. Ecco gli strumenti che utilizziamo: Test unitari per verificare che ogni funzione o
Metodologia Agile: la guida per progetti software performanti
Nel mondo dello sviluppo software, esiste una metodologia di riferimento che consente di ottenere soluzioni di successo, in grado di adattarsi rapidamente ai cambiamenti e di rispondere alle esigenze delle aziende. Questo approccio di chiama metodologia Agile. Oggi ti offriamo una guida completa che contiene significato, principi e i vantaggi di questo vero e proprio Mindset, per ottenere prodotti performanti e di qualità. Cos’è la metodologia Agile, partiamo da qui La metodologia Agile è un approccio nella gestione di progetti che promuove la collaborazione continua tra i membri del team e i clienti e che consente una continua revisione e adattamento del prodotto in corso d’opera, permettendo di rispondere rapidamente ai cambiamenti. La metodologia Agile si differenzia dal tradizionale approccio “Waterfall” (a cascata), il quale prevede l’applicazione di un solo contributo del progetto, che viene poi accantonato per passare al successivo, nel richiedere un team collaborativo e interfunzionale. Questo si traduce in comunicazione aperta, collaborazione, adattamento e fiducia tra i membri del team. All’interno del Mindset Agile si sono sviluppate negli anni molteplici strumenti e pratiche. Uno di questi è infatti Scrum, un framework Agile che aiuta i team a suddividere il lavoro in piccoli step, chiamati sprint, di durata variabile. Nel software development, in ogni sprint, vengono sviluppate e rilasciate parti del progetto, che poi vengono testate e validate. Scrum porta i principi Agile, che vedremo in seguito, a uno step successivo, perché si basa su una una struttura che aiuta i team a mettere in pratica i principi Agile, appunto, quotidianamente. Possiamo dire che, i team che adottano la metodologia Agile, danno valore a persone e interazioni piuttosto che a processi e strumenti usati, prendendo decisioni rapidamente, a seconda del contesto, e assumendo alcune caratteristiche distintive tra cui la multifunzionalità, la decetralizzazione delle decisioni, l’auto-organizzazione, il miglioramento continuo, la trasparenza di informazioni, la condivisione di feedback continui e molte altre. I valori e i principi della metodologia Agile: mettili in pratica! Esiste un insieme di principi e valori che definiscono la metodologia Agile e guidano il modo in cui i team di sviluppo affrontano e gestiscono i progetti. Questi principi, assieme ai valori, sono delineati nel Manifesto Agile, un documento del 2001 redatto da un gruppo di esperti del settore. Vediamo assieme innanzitutto i valori: Individui e interazioni più che processi e strumenti: l’accento viene posto sulle persone e la collaborazione, invece che su procedure rigide. Software funzionante più che documentazione esaustiva, la quale può rischiare di diventare obsoleta durante il progetto. Collaborazione con il cliente più che negoziazione contrattuale, per assicurarsi che il software risponda alle sue esigenze. Rispondere al cambiamento e alle nuove esigenze, più che seguire un piano prefissato. In merito ai 12 principi che fanno parte del manifesto, abbiamo scelto di estrapolare i principali per permetterti di orientarti nella scelta della metodologia Agile: Soddisfazione del cliente e suo coinvolgimento durante tutto il processo di sviluppo. Inoltre, ogni sprint deve portare valore concreto. Cambiamento come opportunità per migliorare il software finale. Rilasci frequenti a garanzia di continui miglioramenti e feedback immediati. Collaborazione continua e sinergica tra designer, developer e clienti. Seguendo i principi e abbracciando i valori della metodologia Agile, potrai ottenere soluzioni software performanti, ottimizzati e in grado di adattarsi ai cambiamenti del mercato. Ma quali sono i vantaggi della metodologia Agile per una software house? L’adozione della Metodologia Agile offre diversi vantaggi sia alle software house sia alle aziende clienti. 1. Maggiore flessibilità, che si traduce nell’adattare costantemente il progetto ai cambiamenti, come modifiche richieste o nuove tecnologie emergenti. 2. Riduzione del rischio, grazie ai rilasci incrementali e ai continui feedback, prima che possa provocare ritardi o fallimenti. 3. Qualità superiore del software per merito di una continua revisione e testing del prodotto durante tutto il ciclo di sviluppo. 4. Collaborazione continua tra team e cliente che garantisce che le esigenze del cliente siano sempre al centro del progetto e, in tale contesto, i feedback regolari consentono di allineare il prodotto ai bisogni reali del mercato. 5. Time-to-Market più rapido e con intervalli regolari, perciò i clienti possono iniziare a utilizzare il software prima del completamento definitivo, ottenendo così un maggiore vantaggio competitivo. Quando utilizzare la metodologia Agile? I contesti La metodologia Agile è un approccio particolarmente indicato per i progetti in cui i requisiti possono cambiare nel corso del tempo o in cui c’è bisogno di iterazioni frequenti. Tra i numerosi contesti, spiccano senza dubbio: Start-up, le quali hanno quasi sempre budget e tempi ridotti, e che necessitano di adattarsi velocemente alle esigenze del mercato. Progetti software innovativi per mantenere la flessibilità, in particolare, se si parla di tecnologie emergenti o soluzioni sperimentali. Software complessi in cui molte variabili possono cambiare rapidamente durante il ciclo di sviluppo. Aziende che vogliono trasformare interamente il loro assetto Progetti che devono essere completati in breve tempo per poter essere commercializzati quanto prima. Come DotEnv sfrutta la metodologia Agile La metodologia Agile è stata, per la nostra software house, una scelta ideale proprio per la sua flessibilità, capacità di ridurre i rischi e di migliorare la qualità del software finale. L’approccio iterativo e la stretta collaborazione con il cliente, ci danno la possibilità di offrire un prodotto software che risponda efficacemente alle esigenze del mercato e che possa svilupparsi contestualmente al business dell’azienda cliente. Inoltre, si tratta di un vero approccio al business, non solo allo sviluppo, che si concretizza nella creazione di nuovi modelli basati su interazione e personalizzazione con i clienti, e potenziali, ma anche con gli utenti finali, al fine di produrre innovazione sotto molteplici punti di vista. Ora che hai una panoramica più chiara della metodologia Agile, se la tua azienda è alla ricerca di un partner tecnologico per realizzare un progetto software innovativo, in modo performante, DotEnv è qui per supportarla, sfruttando metodologie, know how e tecnologie avanzate. Vuoi scoprire come possiamo trasformare la tua idea in un software di successo? Contattaci ora!
Jamstack: l’architettura del futuro
Sai che cos’è un’API (Application Programming Interface) e a cosa serve? Per parlarti dell’architettura Jamstack, che sta rivoluzionando il mondo dello sviluppo web e delle applicazioni rendendole performanti, scalabili e sicurev dobbiamo prima chiarire questo concetto. Immergiti nella lettura del nostro prossimo articolo blog!
Design Patterns, la soluzione ai problemi ricorrenti
Hai presente il detto “il mondo è bello perché è vario”? Vale lo stesso per l’informatica!
Tuttavia, nella scrittura codice e nella concezione strutturale della stessa, ci sono alcune architetture che si ripetono, come fosse un pendolo che scandisce lo scoccare di ogni ora.
Per questi processi che, ciclicamente e immancabilmente tornano a riproporsi, è nata e si è sviluppata un’idea: creare un modello in grado di semplificare e automatizzare fasi del processo di scrittura codice.
Stiamo parlando dei cosiddetti Design Patterns che, nella nostra Software Factory, utilizziamo continuamente. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.