Nell’ormai lontano 2008, l’Italia ha conosciuto l’iPhone, a un anno di distanza dalla sua presentazione ufficiale. Sebbene non fosse il primo telefono con touchscreen, è stato il primo a rivoluzionare nuovamente l’interazione uomo-macchina, cambiando radicalmente la nostra quotidianità. Da quel momento in poi il mondo delle app ha iniziato a prendere vita. Ma come scegliere quella adatta al tuo business? Scoprilo scrollando!

Termini come app, scroll, swipe e tap esistevano già, ma sono diventati parte del linguaggio comune grazie all’impatto che gli smartphone hanno avuto nelle nostre vite e oggi questo non può essere ignorato quando si costruisce un business e si desidera raggiungere le persone con i propri prodotti e servizi.
Basti pensare a come utilizziamo i dispositivi: lo smartphone oggi è molto più accessibile di un computer rispetto al passato, quando, tra telefoni “standard” e PC, quest’ultimo era l’unico modo (o il più comodo) per accedere a notizie, home banking, comunicazioni di lavoro. Lo smartphone ha preso il sopravvento e ci aspettiamo di poter fare tutto in pochi tap.
Quindi, ogni business deve per forza avere un’app? No, non è così scontato, però sicuramente limitarsi a un sito web visibile correttamente solo da PC, come avveniva 15 anni fa, oggi non basta più.
Prima di scegliere un’app, web app o PWA: le piattaforme principali in cui si trovano i tuoi utenti
Prima di poter addentrarci nelle diverse soluzioni e gli aspetti da valutare, presentiamo quindi quali sono le principali piattaforme che vanno considerate:
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Desktop (Laptop o PC fisso)
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Smartphone
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Tablet
Queste sono le più diffuse e quelle che sicuramente vanno tenute a mente quando si decide cosa realizzare.
Il primo errore è voler essere presenti su tutte le piattaforme senza considerare il servizio offerto. La scelta deve essere ponderata in base al pubblico di riferimento e alle funzionalità necessarie.
Prendiamo ad esempio due social network come Facebook e Instagram.
Il primo è nato nel 2005, prima che lo smartphone diventasse di uso comune, ed è stato realizzato con l’obiettivo di essere utilizzato da desktop. Instagram, al contrario, è stato progettato per smartphone fin dall’inizio, avendo bisogno di una fotocamera per creare contenuti.
Entrambi sono accessibili da qualsiasi dispositivo, ma l’esperienza utente è molto diversa a seconda della piattaforma utilizzata.
Un altro errore comune è pensare che “smartphone” significhi automaticamente “app”, quando in realtà non sempre un’applicazione è necessaria per essere raggiungibili da telefono o tablet.
App, web app, PWA: soluzioni a confronto
Se vuoi offrire un servizio digitale, hai diverse opzioni tra cui scegliere. Vediamo allora quali sono le più diffuse quando si vuole realizzare un software cloud:
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Applicazione nativa: è sviluppata specificamente per un sistema operativo specifico (Android o iOS), utilizzando linguaggi e strumenti propri di quella piattaforma. Offre il massimo delle prestazioni e un’esperienza utente ottimizzata per il dispositivo utilizzato.
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Applicazione ibrida: combina tecnologie web (come HTML, CSS, JavaScript) con funzionalità native del dispositivo. Utilizza framework come Cordova, React Native, Flutter per permettere che il codice web interagisca con le funzioni del dispositivo, offrendo un compromesso tra applicazioni native e web.
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Web app: accessibile tramite un browser web su qualsiasi dispositivo. Non richiede installazione, ma le funzionalità possono essere limitate rispetto alle app native o ibride. Offre aggiornamenti immediati senza necessità di distribuzione. Anche per Windows, macOS e Linux esistono app native, ma per soluzioni cloud è molto più comune realizzare direttamente una web app. [Scopri qui come realizzare una web app per la tua azienda]
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Progressive Web App (PWA): wna web app che utilizza le moderne API del web per fornire un’esperienza simile a quella di un’app nativa. Le PWA possono funzionare offline, inviare notifiche push e possono essere aggiunte alla schermata iniziale di smartphone e tablet come un’app nativa. Sono flessibili e possono raggiungere un ampio spettro di utenti con un unico codice sorgente.

Si tratta in realtà di una semplificazione, poiché alcuni aspetti dipendono anche dal tipo di tecnologia utilizzata per lo sviluppo, ma ci aiuta ad avere un quadro delle differenze per guidare la scelta.
Volendo semplificare estremamente, se si desidera minimizzare i tempi di sviluppo, di messa online e i costi, la web app è l’opzione migliore. Al contrario, se si desidera un’esperienza estremamente personalizzata, avendo accesso a tutte le funzionalità della piattaforma scelta, un software nativo è più adatto e lascia totale libertà di implementazione.
Nel mezzo si collocano applicazioni ibride e PWA, senza dimenticare che come accennato all’inizio è possibile anche lavorare a più opzioni se la scelta deriva da un’attenta analisi che mette l’esperienza utente al centro.
Uno dei principali vantaggi delle soluzioni ibride e delle web app, in particolare delle PWA, è la possibilità di sviluppare il codice una sola volta e distribuirlo su più piattaforme, riducendo così sia i tempi di sviluppo sia i costi.
Ma com’è noto, non è tutto oro quello che luccica.
Sviluppo multipiattaforma: pro e contro
Con “sviluppo multipiattaforma” ci riferiamo ad applicazioni ibride, web app e PWA, soluzioni che consentono di creare un’unica codebase che può essere distribuita su più piattaforme.
Vediamo prima i vantaggi di questo approccio:
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Codice unico: come anticipato, con le tecnologie come React Native, Flutter per le app ibride, o HTML, CSS e JavaScript per le web app, è possibile scrivere codice che funziona su diversi dispositivi e sistemi operativi. Questo significa che con una codebase unica si può coprire sia iOS che Android, e anche i browser su desktop.
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Riduzione dei costi: mantenere una sola codebase riduce significativamente i costi di sviluppo e manutenzione, poiché non è necessario mantenere versioni separate del software per ogni piattaforma. Le modifiche e gli aggiornamenti vengono applicati una sola volta e sono immediatamente disponibili su tutte le piattaforme.
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Tempo di mercato: l’uso di framework multipiattaforma accelera il tempo di sviluppo, permettendo di portare il prodotto sul mercato più rapidamente. Questo è cruciale in un contesto dove la velocità di innovazione può fare la differenza.
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Consistenza dell’esperienza utente: poiché il codice di base è lo stesso, è più facile mantenere un’esperienza utente coerente attraverso le diverse piattaforme, anche se ci possono essere piccole variazioni dovute alle specifiche interfacce dei dispositivi. Nota: affronteremo questo aspetto tra poco in quanto fondamentale per la scelta tra l’approccio ibrido o nativo.
Tuttavia, è importante considerare anche i limiti:
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Prestazioni: le app native offrono generalmente prestazioni migliori rispetto alle soluzioni ibride o web, poiché sono ottimizzate direttamente per l’hardware e il sistema operativo del dispositivo. Tuttavia esistono oggi framework per lo sviluppo ibrido che permettono di utilizzare componenti nativi, mitigando i problemi di performance.
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Accesso a funzionalità native: anche se le soluzioni ibride e le PWA stanno migliorando rapidamente, ci sono ancora funzionalità specifiche di ogni piattaforma che potrebbero non essere accessibili o potrebbero richiedere più lavoro per essere implementate.
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Differenze nell’esperienza utente: se l’esperienza utente varia tra una piattaforma e un’altra, lo sviluppo multipiattaforma potrebbe richiedere adattamenti specifici, perdendo parte dei suoi vantaggi. Tuttavia, offre comunque la flessibilità di gestire flussi di navigazione differenti, pur necessitando di svilupparli separatamente.
In definitiva, la scelta tra sviluppare una soluzione nativa, ibrida, una web app o una PWA dipende da vari fattori come il target di utenti, le funzionalità richieste, il budget e il tempo a disposizione.
Se il tuo obiettivo è raggiungere il maggior numero di utenti con un investimento minimo in termini di tempo e risorse di sviluppo, specialmente se le differenze tra piattaforme sono minime, le soluzioni ibride e le PWA offrono un compromesso molto vantaggioso.
Tuttavia, se l’app necessita di prestazioni elevate o di un accesso completo alle funzionalità native del dispositivo, una soluzione nativa potrebbe essere la scelta migliore.

Flipkart, il colosso dell’e-commerce indiano, ha triplicato il tempo che gli utenti trascorrono sul suo sito grazie a una Progressive Web App (PWA), dimostrando quanto questa soluzione possa essere efficace per raggiungere un pubblico vasto in modo rapido.
Al contrario, Pokémon GO, il famoso gioco mobile che qualche anno fa ha conquistato migliaia di giocatori con la sua realtà aumentata, è stato sviluppato come app nativa per Android e iOS, puntando su prestazioni eccezionali e un’esperienza senza compromessi.
Entrambi gli approcci sono validi, ma la chiave è comprendere cosa serve davvero al tuo business. Un’attenta analisi iniziale rappresenta il miglior investimento per individuare la soluzione più adatta, prendere decisioni consapevoli e procedere con sicurezza, evitando rimpianti.
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