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La ricerca di informazioni: come stanno cambiando i motori di ricerca

Fino a poco tempo fa, cercare qualcosa su internet era un processo piuttosto lineare. Aprivamo i motori di ricerca, digitavamo una frase, et voilà: una lista infinita di link che, con un po’ di fortuna, conteneva quello che cercavamo. Ora, tutto questo sta cambiando. I motori di ricerca stanno diventando non solo più intelligenti, ma anche incredibilmente “umani” grazie all’intelligenza artificiale. Vediamo insieme, in questo articolo del blog DotEnv, come sta evolvendo la frontiera della ricerca informazioni con una carrellata di strumenti e tecnologie innovativi.

 

SearchGPT: quando l’IA incontra la ricerca online

SearchGPT è una vera e propria rivoluzione nel mondo dei motori di ricerca. Presentato da OpenAI il 31 ottobre 2024, è stato progettato per fare qualcosa che Google e simili non hanno mai fatto veramente bene: capire le nostre domande come farebbe una persona e restituirci una risposta chiara, precisa e completa.

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Immaginiamo di chiedere a un motore di ricerca: “Quali sono i migliori ristoranti dove mangiare pesce a Napoli se voglio spendere meno di 30 euro?” Con un motore tradizionale, probabilmente otterremmo una lunga lista di link a blog, recensioni e TripAdvisor. Con SearchGPT, invece, riceviamo una risposta del tipo:

“Ecco tre ottimi ristoranti di pesce economici a Napoli: Terra mia (menu a partire da 25€), Maradona è meglio di Pelè (promozione pranzo a 28€) e Da Peppino (all you can eat a 29€).”

Licenza poetica da napoletano DOC sui nomi inventati dei ristoranti a parte, non è fantastico? Ci evita di cliccare qua e là, facendoci risparmiare tempo e fatica. Questo è possibile grazie al modello di linguaggio GPT, che è in grado di comprendere il contesto, analizzare le fonti più affidabili e sintetizzare le informazioni per noi.

 

L’intelligenza artificiale arriva su WhatsApp: ChatGPT a portata di mano

Vogliamo di più ancora? Ora possiamo chattare con ChatGPT direttamente su WhatsApp. Sì, hai capito bene. Basta aggiungere il numero dedicato (+1 800 242 8478) ai tuoi contatti, scrivere la tua domanda e ottenere risposte immediate. Se avessimo bisogno di un consiglio per una ricetta, un suggerimento per il weekend o un riassunto di un articolo, basterebbe aprire WhatsApp e chiedere.

Sebbene la versione di ChatGPT integrata in WhatsApp offra molte delle funzionalità presenti nell’applicazione dedicata, come la traduzione di testi, l’assistenza nella redazione di saggi e la creazione di contenuti creativi, presenta alcune limitazioni. Ad esempio, oltre ad avere un numero di interazioni mensili limitato, non è in grado di effettuare ricerche in tempo reale su Internet, né di elaborare immagini o utilizzare il riconoscimento vocale.

Nonostante tutto però l’integrazione di ChatGPT con WhatsApp è un passo enorme. Perché? Perché rende l’intelligenza artificiale parte della nostra quotidianità. Non dobbiamo più aprire un’app specifica o un sito web: l’IA è lì, pronta ad aiutarci mentre mandiamo messaggi ai nostri amici o organizziamo una serata. È come avere un assistente personale sempre disponibile, senza dover sempre chiedere a terze persone, consapevoli del fatto che qualunque problema saranno sempre loro a risolvercelo.

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L’IA che cambia il gioco: motori di ricerca più umani

La nascita di SearchGPT o l’introduzione di ChatGPT in piattaforme come WhatsApp è solo la punta dell’iceberg. Queste tecnologie stanno rivoluzionando l’intero concetto di “ricerca”. Ecco alcune delle trasformazioni più interessanti:

  1. Interazioni più naturali: non dobbiamo più digitare keyword complicate, ma scrivere esattamente come parleremmo a un amico, l’IA ci capirà.

  2. Risposte personalizzate: se SearchGPT sa che siamo deglia appassionati di cucina vegana o che preferiamo risparmiare, adatterà le risposte alle tue esigenze.

  3. Accesso immediato: se avessimo bisogno di sapere come fare un nodo alla cravatta o qual è il miglior itinerario per un viaggio in Polonia, non dobbiamo più perdere ore a cercare: l’IA ci dà subito la risposta.

  4. Conoscenza in tempo reale: e se volessimo sapere quali film stanno facendo stasera al cinema più vicino? SearchGPT accede alle informazioni aggiornate e ci informa in un attimo.

 

Non tutto è oro: le sfide dell’IA nei motori di ricerca

Naturalmente, non è tutto rose e fiori. Le tecnologie IA come SearchGPT presentano anche delle sfide. La questione della privacy e della gestione dei dati personali è spesso al centro del dibattito, ma, dopo aver parlato con numerosi esperti del settore IA (e lo sottolineo anche nel nostro podcast Nessun Segnale by DotEnv, dove abbiamo ospitato molte voci autorevoli), da privato cittadino non è un aspetto che mi preoccupa particolarmente. Diverso è il discorso per aziende e professionisti.

Quello che trovo davvero cruciale, invece, è il tema delle fake news. L’intelligenza artificiale, per quanto avanzata, è “intelligente” quanto le informazioni su cui viene addestrata o da cui attinge. Se il modello si imbatte in fonti poco affidabili o volutamente ingannevoli, il rischio di propagare notizie false aumenta esponenzialmente, rappresentando un problema serio, perché una risposta generata da un’IA viene spesso percepita come autorevole e correggere eventuali errori o fraintendimenti può essere complesso. Inoltre, una volta che una notizia falsa viene diffusa nei motori di ricerca, il danno è praticamente fatto: rimuoverla dalla memoria collettiva diventa quasi impossibile.

È qui che dobbiamo puntare i riflettori. Non basta costruire modelli sempre più sofisticati: serve una vigilanza costante sulla qualità delle fonti, oltre a sistemi che segnalino chiaramente l’incertezza o i limiti di certe risposte. La vera sfida è insegnare agli utenti (e alle IA) a riconoscere ciò che è affidabile da ciò che non lo è.

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Il futuro è qui e non è mai stato così intelligente

L’intelligenza artificiale sta ridefinendo il modo in cui  sfruttiamo il web e ricerchiamo informazioni sui motori di ricerca. Con strumenti come SearchGPT e l’integrazione di ChatGPT su WhatsApp, stiamo entrando in un’era in cui cercare informazioni non è più un compito, ma una vera e propria conversazione. È veloce, intuitivo e, diciamocelo, piuttosto futuristico.

Quindi, la prossima volta che dobbiamo cercare qualcosa sui motori di ricerca, chiediamoci: vogliamo perderci ancora in un mare di link, o preferiamo una risposta più diretta e personalizzata?

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