Oggi vogliamo metterci dall’altro lato della scrivania (o del monitor) e rappresentare chi per noi conta più di ogni altra cosa: il cliente. Sì, ci rivolgiamo proprio a te, azienda professionista, gruppo di imprese, ente etc. per suggerirti come muoverti se hai un’idea per un software personalizzato. In questo caso, scegliere la software house giusta è una delle decisioni più importanti che dovrai prendere. Il partner tecnologico che selezioni può fare la differenza tra un progetto di successo e un’esperienza frustrante fatta di ritardi, costi imprevisti e risultati deludenti.
Ma come essere certi di fare la scelta giusta? Scoprilo con le nostre 10 domande essenziali da sottoporre a ogni software house prima di affidare loro il tuo progetto. Ovviamente, anche tu verrai intervistato/a per comprendere le necessità e gli obiettivi prefissati, ma oggi parliamo di te!
Perché è così importante scegliere la software house giusta?
Nonostante la digitalizzazione sia diventata una leva strategica per il successo di qualsiasi azienda, ci troviamo davanti a un dato preoccupante: secondo una ricerca dell’azienda McKinsey, il 70% dei progetti di trasformazione digitale fallisce a causa di scelte tecnologiche sbagliate o collaborazioni poco efficaci. Per questi motivi, selezionare una software house competente e affidabile non è solo una questione di sviluppo tecnico, ma di investimento strategico per il futuro della tua azienda. Detto ciò, immergiamoci nella vera e propria intervista che dovrai fare al tuo futuro partner tecnologico.
1. Qual è la vostra esperienza con progetti di sviluppo software custom?
L’esperienza conta, eccome! Il fallimento totale o parziale di molti progetti software avviene spesso a causa di una cattiva gestione dei task e per la mancanza di esperienza. Perciò chiedi quanti progetti personalizzati ha realizzato l’azienda, di che portata, in quali settori e con quali risultati. Meglio ancora se si ha esperienza in un settore simile al tuo.
2. Potete mostrarmi alcuni vostri casi di successo?
Le testimonianze dei clienti e i case study sono un ottimo indicatore della qualità del lavoro svolto. Non accontentarti di belle parole: chiedi risultati concreti. Ad esempio, un aumento dell’efficienza del 30% o una riduzione dei costi operativi del 20% grazie al software sviluppato sono dati misurabili che possono fare la differenza.
Molto spesso le aziende pubblicano sui loro siti web gli aggiornamenti dei progetti realizzati, ma se così non fosse, non dare giudizi affrettati, poni la domanda personalmente.
3. Quali tecnologie utilizzate e perché?
Tecnologie moderne e scalabili sono fondamentali per la longevità del tuo software. Questo mondo cambia continuamente e l’utilizzo di strumentazioni aggiornate garantisce performance elevate e un prodotto manutenibile. Verifica quindi, magari con il tuo team IT, che la software house utilizzi strumenti performanti e adatti alle tue esigenze.
4. Come affrontate la fase di analisi dei requisiti?
Un progetto su misura parte da una comprensione profonda delle necessità del cliente. Assicurati che sia presente un workflow strutturato per raccogliere ed elaborare i requisiti. Questo lo puoi comprendere sin da subito, in fase di conoscimento. Secondo il Project Management Institute, una corretta raccolta dei requisiti riduce del 50% il rischio di fallimento del progetto!
5. Qual è il vostro approccio alla gestione del progetto?
La gestione del progetto è il cuore pulsante del successo del software. Metodologie come Agile o Waterfall possono essere scelte a seconda della tipologia del progetto. Chiedi come vengono pianificate le fasi di sviluppo (tipologia di sprint), come vengono comunicati gli avanzamenti (ci sono stand-up meeting quotidiani?) e come vengono gestiti eventuali imprevisti (ritardi o cambi di requisiti)?
Un team preparato ad adattarsi rapidamente, senza compromettere la qualità del software, è un segnale di professionalità.
Infine, assicurati che sia presente un PM dedicato, una figura di riferimento che coordini il lavoro e faccia da ponte tra te e il team di sviluppo. Sempre secondo il Project Management Institute, avere un project manager esperto riduce del 28% il rischio di superare tempi e budget previsti.
6. Come garantite la qualità del codice e del prodotto finale?
Un buon codice è la base di un software solido. Informati su pratiche come la revisione del codice, i test automatizzati e i controlli di qualità. Se la code review riduce del 30% la probabilità di introdurre bug in produzione, i test automatizzati (unitari, di integrazione ed end-to-end) porta a una riduzione dei difetti fino al 40%. Inoltre, gli approcci automatizzati di integrazione e rilascio Continuous Integration/Continuous Deployment (CI/CD) migliorano la qualità e la velocità delle consegne. Infine, utilizzare linee guida condivise garantisce coerenza e facilita la manutenzione del software nel tempo.
Questo punto è un po’ complesso, lo sappiamo, ma è altrettanto importante per scegliere la software house giusta; perciò fatti spiegare, anche in modalità semplificata, questi passaggi.
7. Quanto dovremo essere coinvolti nel progetto?
Capire il tuo ruolo è essenziale: dovrai dedicare tempo a briefing, feedback e test? Il coinvolgimento attivo del cliente porta sempre a un aumento nella soddisfazione finale del prodotto. Chiedi quindi come avverrà la comunicazione: ci saranno incontri settimanali? Avrai accesso a strumenti di collaborazione come Jira, Trello o Slack o altre piattaforme? Inoltre, chiarisci quali decisioni richiederanno il tuo intervento: sarai coinvolto solo per le scelte strategiche o anche nelle revisioni periodiche? Queste informazioni importanti ti permetteranno di mantenere una linea comune fra te e il partner a cui ti stai affidando.
8. Come gestite le modifiche ai requisiti in corso d’opera?
I progetti possono evolversi. È importante sapere come la software house sia in grado di gestire le richieste di cambiamento senza compromettere troppo i tempi e soprattutto il budget.
9. Quali sono i tempi di sviluppo e le modalità di rilascio?
Chiedi una roadmap chiara, con tempistiche realistiche e modalità di rilascio ben definite, inclusi eventuali cicli di aggiornamento o versioni beta. Assicurati che il piano includa:
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Fasi di sviluppo dettagliate
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Versioni intermedie e test
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Ambienti di staging
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Criteri di accettazione
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Piano di rilascio graduale.
10. Che tipo di supporto e manutenzione offrite dopo il rilascio?
Un software non finisce con il rilascio: aggiornamenti, bug fix e miglioramenti sono parte integrante del ciclo di vita. Il supporto post-lancio è essenziale per garantire stabilità, performance e sicurezza a lungo termine e deve comprendere:
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Supporto tecnico dedicato
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Aggiornamenti periodici
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Contratti di manutenzione chiari
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Monitoraggio continuo
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Formazione e documentazione.
Insomma, scegliere la software house giusta è una delle decisioni strategiche più importanti per portare a compimento un progetto digitale. Ponendo alle aziende che selezionerai queste 10 domande, potrai valutare la competenza tecnica, l’affidabilità, la trasparenza e la capacità di supportarti a lungo termine. Tutto quello che dovrebbe fare un vero partner tecnologico.
Non avere paura di approfondire ogni aspetto e pretendere chiarezza: un partner tecnologico solido e trasparente sarà sempre disponibile a rispondere attivamente e a costruire una collaborazione basata sulla fiducia reciproca.
Investire tempo nella scelta giusta oggi significa risparmiare costi, tempo (e problemi) domani.
Le software house, di norma, raccontano cosa offrono, su cosa puntano, il loro workflow. Noi oggi abbiamo voluto girare la prospettiva, mettendo a nudo tutto ciò che puoi e devi sapere. Perciò, non ti resta che contattarci e intervistarci sfruttando questa guida su come scegliere la software house giusta.